Sudan

Dicembre 2019 - Diario di viaggio di Irina Ignatenkova
3 giorni

-Pyramids? Is it in Egypt? Or Mexico? Wait, but they do look a bit different? Where is it?- asked my flatmate when I was showing her the photos of my weekend adventure.

-Yes, no and no – these are the pyramids of Meroë in Sudan.

-Sudan?!

Few people know about Sudan and around 200 pyramids that are there. Luckily last December when traveling in Saudi, I met Jenny and over the dinner, while listening to other tourists adventures, we decided we had to get to Sudan together. Decided, done! Visa sorted, hotel booked, tour guide contacted and off we go. 

Landing in Khartoum on Friday on evening, it’s very important to register your passport – we did it at the airport in front of departure terminal for around 10$ (while the agency asked for 40€, and the hotel for 30$), took a taxi to the hotel, quick dinner and we went for an evening stroll along Nile street while watching locals drinking Sudanese coffee and having one with them (we figured out later that tea/coffee time is extremely important in Sudan!)

On Saturday morning the driver picked us up early morning, quick stop for water, watermelons and local falafels (tasty!) for the road and after around 4 hours we reached the first stop – Naqa.

After almost one hour of taking photos (sights are complete empty, so we got a bit creative in our photos), we drove to Mussawaratwhere a guard opened the temple for us and tried to give us a tour. 

Another hour drive and we crossed a wadi, where we had a watermelon break!

Getting a bit hungry, we stopped in a small town for lunch and a tea/coffee at a “local Starbucks”, before heading to Meroë for sunset. 

When we reached Meroë the last group of tourists was leaving, so (again!) we had pyramids for ourselves and enjoyed the sunset in peace.

On Sunday we woke up at 4am, to be able to get to the pyramids on time for sunrise and have enough time to say our goodbies before heading back to Khartoum. And of course, we had to stop for morning coffee. 

We got back to Khartoum around noon- we managed to visit some sights and spent some time in the National museum, and, after feeding us delicious Gurassa bil Damaa (pancake topped with meat or okra), our guide dropped us at the airport (not without stopping for the last tea/coffee session!) to catch the flight back home!

Altri diari di viaggio che possono interessarti

Ad Adi Quala, per la festa di Maryam – Diario di viaggio

Ad Adi Quala, per la festa di Maryam – Diario di viaggio

Era un bisogno il mio, di viaggiare in Eritrea. Per provare comprenderne un pò di più la sua
tormentata storia, oltre i libri, le letture, la documentazione e i racconti, per incontrare il suo
popolo, gli anziani con ancora il ricordo degli italiani e i giovani che hanno gli stessi sogni di tutti i giovani del Mondo. Ho desiderato viaggiare in Eritrea per poter unire i pezzi di un percorso antico che dall’altra parte del mare, passando per Adulis e attraverso passi di montagna, arrivava fino ad Axum. Volevo percorrere la strada che scende a Massaua, camminare lungo le sue vie, sentire la pelle, seccata per il clima dell’altopiano, sudare per l’umidità. E viaggiare nella terra dove ha messo radici, come le mettono le erbe matte, la presuntuosa espansione coloniale dell’Italia.
Ho una passione che mi farà tornare in Eritrea. Gli Afar della Dancalia.

Mali – Diario di viaggio

Mali – Diario di viaggio

Si parte per il Mali! Alle 8.25 abbiamo il volo da Genova, arriviamo a Roma e lì incontreremo il gruppo di Avventure nel Mondo. Abbiamo avuto pochi contatti con i nostri compagni di viaggio, solo qualche mail con la capogruppo. Io non ho contattato nessuno perché non voglio immaginare come saranno i componenti del gruppo prima di partire, preferisco scoprirlo “sul campo”, perché troppe volte l’apparenza inganna. L’appuntamento è alle 11, abbiamo tutto il tempo di fare le cose con calma e di prendere l’ultimo caffè italiano a Fiumicino. Da Roma voliamo ad Algeri, dove dobbiamo aspettare 5 ore il volo per Bamako. Chiacchieriamo con alcuni componenti del gruppo e ci prendiamo un caffè algerino. L’aeroporto è piuttosto nuovo e deserto, siamo solo noi e poche altre persone. Il volo per Bamako prosegue per me in dormiveglia.. sono circa 4 ore ma mi sembra lunghissimo… Arriviamo a Bamako alle 23, per fortuna con noi arrivano anche tutti i bagagli e quindi andiamo in albergo: squallidissimo, nel classico stile Avventure nel Mondo. Vado a dormire tardissimo, perché voglio riorganizzare il bagaglio e farmi una doccia.

Mali di fine secolo – Diario di viaggio

Mali di fine secolo – Diario di viaggio

Il viaggio di ritorno a  Itaca di Ulissa  è stato lungo  dieci anni, per far ritorno alla sua isola, vagando per il Mediterraneo. Ne ho impiegati di più e visitato molti paesi e città del mondo. Ho trascorso pezzi di vita altrove, per lavorare, ma anche per scoprire,  per ritornare e poi raccontare per ricordare. La mia Itaca non è un’isola, ma una penisola, l’Italia. Lo stesso, il cammino è stata la meta, cioè il ritorno in Italia, dopo i viaggi.  Ho viaggiato, quindi, non da Itaca a Itaca, ma dall’ Italia all’Italia.

Goa, tra la salsedine e l’incenso – Diario di viaggio

Goa, tra la salsedine e l’incenso – Diario di viaggio

E’ un posto strano Goa. E’ un’India che non è India.
Quando arriviamo all’aeroporto di Dabolim, dopo ore di aerei e attese, veniamo avvolti dall’afa e da una folla di persone. Poi ci aspetta un’altra ora e mezza di strada polverosa e trafficata, fino ad arrivare a Palolem.

Goa è lo stato più piccolo, potrebbe facilmente passare inosservato sull’enorme mappa del Paese, ed è anche il più ricco, con un PIL pro capite di due volte e mezzo la media nazionale. Il motivo è legato al suo passato e al turismo, che attira ogni anno migliaia di persone lungo i suoi 100 Km di costa.

VUOI RIMANERE AGGIORNATO?

Iscriviti alla nostra newsletter